Mio nonno paterno, Mario Salvestroni, fu ufficiale di Marina Militare fino ai gradi di Ammiraglio – ne ho un Curriculum Vitae di quando era Capitano di Vascello, circa il 1950.
Ho vari ricordi di lui, l’eco della sua passione per la Marina che mi trasmise nei pochi momenti che abbiamo avuto insieme. Su tutti, il ricordo delle visite all’Arsenale di Venezia, ni primi anni ’60 (morì nel 1964 quando io avevo 7 anni), dove era pensionato.
Ho trascritto alcune lettere (cliccando qui rimando ad alcuni campioni fotografici delle stesse) che documentano la sua prigionia in India dal 1941 al 1944, quasi quattro anni. Lettere scambiate con nonna Rita (Riri lui la chiamava), e sottoposte alla censura. Certamente non la fase più bella della sua vita, ma per me un ricordo di vibrante umanità. Quella seria, quella dei grandi valori, quella che voglio ricordare.
(POW = Prisoner of War)