Sono alcune pagine di un diario intimo (scritto negli anni 1960-1972 circa) che conservo, e che mi piace riprendere per dar loro un seguito. Sono parole vive, più di cinquant’anni dopo essere state battute sulla Olivetti 32, quella professionale che babbo usava tanto – per fortuna, perché altrimenti sarebbe stato difficile decifrare la sua calligrafia elettrocardiografica.
Nell’indice che segue, la numerazione (che alle pagine ritrovate dette mamma) purtroppo ha delle interruzioni. Chissà dove sono i fogli relativi….
Qui sotto l’indice che ho costruito, quindi in PDF:
– il diario digitalizzato
– le pagine dattilografate, fotografate e complete di tre lettere a familiari e amici.
- 1: Scrivere un diario
- 2: Rifugio nella scrittura
- 3: Mattina di studio
- 4: La vecchietta e la fede
- 5 : (manca)
- 6: Sicurezza e dubbio. Pensiero e azione.
- 7: Insegnare l’amore : il nocciolo naturale.
- 8: Nostalgia dei miei cari
- 9: Nostalgia della Toscana
- 10: Il diavolo
- 11: Letteratura
- 12: Necessità del lavoro
- 13: Cristianesimo come filosofia
- 14: A mia figlia Rita
- 15: Il coraggio della rinuncia
- 15a. Sovranità e difesa. L’ONU.
- 16: I miei libri
- 17: Serena e la forma
- 18: Allo stadio con Guido e Fredi
- 19: L’uomo e le sue astrazioni
- 20: Uomo, psiche, natura
- 21: (manca)
- 22: Il mondo è silenzio
- 23: Esistenzialismo
- 24: La razza
- 25: Felicità
- 26: Serena l’inizio
- 27: Cirano
- 28: Piazza del Rosso a Pisa
- 29: I gradi di ammiraglio
- 30: (manca)
- 31: Albert Schweizer (4.9.1965)
(Delle tre lettere non ho fatto la digitalizzazione) - 32: Lettera a zia Elena (Natale 1965)
- 33: Lettera a mia cugina Mimi (6.1.1966)
- 34: Lettera all’amico Vinicio Taccola (6.1.1966)