Diario personale di Francesco (Nino) Salvestroni

Sono alcune pagine di un diario intimo (scritto negli anni 1960-1972 circa) che conservo, e che mi piace riprendere per dar loro un seguito. Sono parole vive, più di cinquant’anni dopo essere state battute sulla Olivetti 32, quella professionale che babbo usava tanto – per fortuna, perché altrimenti sarebbe stato difficile decifrare la sua calligrafia elettrocardiografica.
Nell’indice che segue, la numerazione (che alle pagine ritrovate dette mamma) purtroppo ha delle interruzioni. Chissà dove sono i fogli relativi….
Qui sotto l’indice che ho costruito, quindi in PDF:
– il diario digitalizzato
– le pagine dattilografate, fotografate e complete di tre lettere a familiari e amici.

  • 1: Scrivere un diario
  • 2: Rifugio nella scrittura
  • 3: Mattina di studio
  • 4: La vecchietta e la fede
  • 5 : (manca)
  • 6: Sicurezza e dubbio. Pensiero e azione.
  • 7: Insegnare l’amore : il nocciolo naturale.
  • 8: Nostalgia dei miei cari
  • 9: Nostalgia della Toscana
  • 10: Il diavolo
  • 11: Letteratura
  • 12: Necessità del lavoro
  • 13: Cristianesimo come filosofia
  • 14: A mia figlia Rita
  • 15: Il coraggio della rinuncia
  • 15a. Sovranità e difesa. L’ONU.
  • 16: I miei libri
  • 17: Serena e la forma
  • 18: Allo stadio con Guido e Fredi
  • 19: L’uomo e le sue astrazioni
  • 20: Uomo, psiche, natura
  • 21: (manca)
  • 22: Il mondo è silenzio
  • 23: Esistenzialismo
  • 24: La razza
  • 25: Felicità
  • 26: Serena l’inizio
  • 27: Cirano
  • 28: Piazza del Rosso a Pisa
  • 29: I gradi di ammiraglio
  • 30: (manca)
  • 31: Albert Schweizer (4.9.1965)

    (Delle tre lettere non ho fatto la digitalizzazione)
  • 32: Lettera a zia Elena (Natale 1965)
  • 33: Lettera a mia cugina Mimi (6.1.1966)
  • 34: Lettera all’amico Vinicio Taccola (6.1.1966)